Paolini propone un miniquestionario da fare in diretta, con le risposte per alzata di mano. Cerchiamo di capire quale fosse l'orientamento con cui i docenti hanno affrontato il lavoro di PoliCultura, rispetto ai temi dell'inclusione.
Cerchiamo di capire assieme se lavorando per PoliCultura con i propri allievi i docenti hanno posto particolare cura a temi inclusivi. Cerchiamo anche di capire che tipo di approccio si è tenuto nel lavoro di gruppo.
Paolini: PoliCultura corre un certo rischio, ovvero che se io cerco di ottimizzare il lavoro secondo le abilità e le passioni pregresse degli studenti, seguendo i loro talenti naturali, ottengo un buon risultato ma rischio di "congelare" la situazione. Se uno studente è bravo a scrivere e io lo faccio scrivere, non rischio che si specializzi troppo e non migliori sui propri punti deboli? Un docente fa notare come la strategia che si segue sia dipendente anche dal proprio scopo: se si partecipa a un concorso si cerca di ottenere il massimo risultato possibile.
Un'altra docente afferma che nella sua classe hanno scelto di lavorare moltissimo con la peer review, sia all'interno dei gruppi sia con tutta la classe. Questo ha comportato un mix tra le due strategie.
Una docente fa notare come nei casi di disabilità sia necessario specificare obiettivi diversificati.
Paolini: molti insegnanti ci dicono che PoliCultura aiuta ad integrare studenti che si trovavano un po' ai margini della classe e chiede ai docenti di aiutarci a capire quali possano essere i fattori chiave: il concorso? la ridefinizione dei ruoli? la responsabilizzazione degli studenti? le attività innovative? la magia del prodotto finale? la visibilità del prodotto finale? Noi sospettiamo che siano un po' tutte, ma nei singoli casi specifici quali sono stati gli elementi chiave?
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