mercoledì 8 giugno 2011

Workshop/2

I numeri di Policultura sono importanti, ma al contempo sono anche pochi: abbiamo il sospetto che il molto lavoro possa scoraggiare gli altri. Quindi mi chiedo: perché ne vale la pena? Chiedo a voi di darci degli spunti!
Benefici: didattici, ambientali, motivazionali, curriculari. Quali sono i più importanti?
Perché pochi di voi parlano di benefici inerenti la qualità della comunicazione? Lo date per scontato?

La professoressa Cerquetti (scuola primaria) interviene e dice che ne vale la pena. Dice: ho il 50% della classe non italiana. Abbiamo fatto una narrazione sulle madri della patria, una ricerca al femminile. Ne è valsa la pena: venendo a Milano i ragazzi parlavano di Verdi come fosse stato un loro amico, un loro parente! Il contenuto del passato storico serve al presente di questi ragazzi, che riescono attraverso le modalità che hanno usato per fare PoliCultura a vivere il presente!

Paolini: come mai PoliCultura aiuta il contenuto? Si poteva fare lo stesso senza?

Cerquetti: No. Non si sarebbe potuto, lo strumento tecnologico, unito alla ricerca ha consentito di impossessarsi più profondamente dei contenuti. Partendo dal CD realizzato abbiamo fatto anche uno spettacolo teatrale: questo approccio integrato è stato fondamentale.

Paolini: la differenza la fa la tecnologia o il concorso, che da visibilità e stimolo esterno? La spinta qual è?

Greta Celon, scuola primaria: noi quest'anno avevamo il centenario del circolo didattico e avevamo l'obiettivo di fare degli studi che vedessero approfondimenti. Io coi piccoli avevo bisogno di qualcosa di creativo, per far arrivare il messaggio del cambiamento che ha attraversato 100 anni. Policultura: strumento simpatico ed efficace per mettere insieme più cose, la tecnologia consente la convergenza dei contenuti. Abbiamo unito in questo modo il lavoro a scuola e quello a casa. La narratività inoltre è stata molto efficace. E abbiamo coinvolto le famiglie! La comunicazione è stata molto più facile!
Infine la visibilità per noi è importante: le famiglie anche lontane possono vedere il lavoro dei loro ragazzi!

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