mercoledì 12 maggio 2010

Giornata di studio Innovazione didattica: pianificazione o improvvisazione?


La giornata di studio dal titolo Innovazione didattica: pianificazione o improvvisazione? Vantaggi e svantaggi di due approcci pedagogici apparentemente antitetici per fare didattica con le ICT dedicata a tutti i diplomati DOL 2007/2009 si è tenuta venerdì 7 maggio 2010 nell'aula Rogers del Politecnico di Milano. La giornata si è aperta con il saluto del Prof. Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano e del Prof. Mauro Santomauro, Delegato per la Didattica. Successivamente, il Prof. Maurizio Piscitelli, Dirigente Ufficio Formazione personale docenti e accreditamento enti del MIUR, ha illustrato La formazione dei docenti nella scuola che cambia. La mattinata si è conclusa con un'intervista del Prof. Paolo Paolini, direttore scientifico del Laboratorio HOC al Prof. Luigi Guerra, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bologna, sul tema: Innovazione didattica: pianificazione o improvvisazione? Nel pomeriggio, la Prof.ssa Nicoletta Di Blas e il Dott. Luca Ferrari hanno presentato Capire un’esperienza didattica: metodologie e prime evidenze del progetto Learning for all (L4all), dando avvio ad un interessante dibattito con gli oltre 100 insegnanti presenti in aula provenienti da tutta Italia. Hanno partecipato alla giornata anche alcuni partner del progetto Learning4ALL e i rappresentanti dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e della Sovrintendenza agli studi della Valle d'Aosta.

Al termine della giornata si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi agli insegnanti che hanno conseguito il Diploma On Line nel biennio 2007/2008 - 2008/2009 e ai tutor, in presenza del Prof. Dino Mandrioli, Preside della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione, e del Prof. Roberto Negrini, Prorettore del Polo Regionale di Como.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono rimasta soddisfatta di questa esperienza DOL per una serie di ragioni che qui elenco.

a) Fuori dal suo studio universitario nessun insegnante di scuola primaria ha più rapporti poi con l’università. Ho più volte assunto, all’interno della scuola, incarichi anche molto delicati per la didattica, la formazione o la selezione del personale insegnante e nei vari passaggi e difficoltà. Non ho mai ricevuto il conforto di un ricercatore universitario o di un professore che di quella teoria era il fautore.
b) Eppure all’estero questo filo diretto esiste e la formazione viene curata dalle università, se non anche il rapporto con i piccoli scolari.
Nel nostro sistema scolastico l’università rappresenta l’eccellenza dei saperi, ma si chiude in “casta” quando non dirama il suo pensiero verso il basso, non lo rende dinamico permanente e attivo nel suo interno.
La DOL ha dimostrato che questo rapporto è possibile attraverso un sistema semplice di comunicazione e feedback adeguati. La consegna settimanale di un compito ha dato la possibilità a noi docenti di rielaborare il materiale didattico proposto e renderlo realizzabile grazie alla presenza costante di un tutor.

c) Imparare online non è facile! Alcuni programmi informatici invece di aiutare e snellire le procedure di risoluzione di un progetto lo rendono a volte più farraginoso e ostico; se il progetto stesso poi non viene accompagnato da un programmatore informatico veramente competente e preparato pronto a colmare queste lacune il progetto stesso è destinato a morire. Penso alla gestione del mio registro scolastico elettronico in cui non riesco a riparare gli errori. Alcune università telematiche stesse non offrono adeguati sistemi di accesso alle necessità comunicative degli studenti lasciando i discenti isolati e soli davanti ai loro problemi, peggio che in un’aula universitaria!
La DOL ci è venuta sempre incontro con uno staff preparato e competente sia sul piano della gestione dei programmi che della didattica.

d) L’aula virtuale! Una bella soluzione per chi come me ha bisogno di personalizzare e rendere emotivo ogni contatto umano. La socializzazione delle esperienze aiuta a confrontarsi con i propri limiti e a sentirsi nello stesso tempo forti se si è in grado di aiutare gli altri.
Noi della classe E13 abbiamo avuto un ottimo tutor poiché Domenico Franzetti è stato attento alle nostre esigenze, ci ha motivato quando eravamo scoraggiati, ci ha esortato quando non avevamo voglia di lavorare ed ha saputo sgridarci opportunamente quando si tendeva a barare. Questo succede in tutte le scuole di ogni ordine e grado!


e) Capita molto spesso in Germania che un ragazzo/ragazza decida dopo anni di lavoro come operaio/a di riprendere lo studio là dove lo aveva lasciato e conseguire una laurea senza aver mai smesso di lavorare Anche le università scelgono professori universitari provenienti dal mondo dell’industria secondo una teoria dei vasi comunicanti: dalla pratica alla teoria, dalla società alla classe dirigente e via di seguito
La DOL con il suo corso di formazione ha dimostrato che lavorare e studiare si può e che ci si può anche divertire. Spero che continui con altre esperienze e che i titoli raggiunti siano spendibili sul piano professionale e della progressione della carriera e non solo come soddisfazione personale.

Cordiali saluti
Vincenza Cammarata