tag:blogger.com,1999:blog-38617732543292850862024-03-05T16:09:12.552+01:00PoliScuola - Politecnico di Milano per le scuoleQuesto Blog, promosso dal Laboratorio HOC del Politecnico di Milano, vuole rappresentare uno spazio di discussione per tutti i docenti, delle scuole di ogni ordine e grado, interessati al tema delle Nuove Tecnologie per la didattica. Il Blog propone riflessioni, spunti ed iniziative per chi vuole "mettersi in gioco" restando sempre al passo coi tempi.Staff DOLhttp://www.blogger.com/profile/03208042225691177985noreply@blogger.comBlogger60125tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-35070636227027654772017-02-06T09:12:00.001+01:002017-02-06T09:12:23.110+01:00Rebecca Arcobaleno: Carolina Picchio, morire di CyberAggressione.<a href="http://rebeccaarcobaleno.blogspot.com/2017/02/carolina-morire-di-cyberaggressione.html?spref=bl">Rebecca Arcobaleno: Carolina Picchio, morire di CyberAggressione.</a>: Nelle parole che seguono l'appello di Paolo Picchio. Dobbiamo essere tutti testimoni e portatori di anticorpi per una società migliore...martino sacchihttp://www.blogger.com/profile/00546621026858628433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-88432653432844334332012-06-06T14:04:00.000+01:002012-06-06T14:04:56.066+01:00Workshop PoliCultura e inclusione /4Paolini: come possiamo aiutarvi a capire cosa va e cosa non va dei vostri lavori? Noi facciamo fatica a darvi questa risposta, perché i tempi delle giurie sono strettissimi e miriamo più alla valutazione che all'interpretazione, ma ci spiace non riuscire a dare un feedback esteso.<br />
Cosa ne pensate? Vi sarebbe utile? Pensate questi giudizi vadano dati ai docenti che poi parlano con gli allievi o che parliamo direttamente con gli allievi?<br />
<br />
Paolini mostra in breve PoliCultura portal (www.policulturaportal.it) con le narrazioni realizzate fino allo scorso anno e annuncia che dall'estate sarà di pubblico dominio.<br />
<br />
Torrebruno sottolinea come molte delle competenze che si cercano di conseguire con PoliCultura possono essere acquisite (lato docente) con il nostro master online DOL (www.dol.polimi.it).<br />
<br />
Docente: vorrei parlare di competizione. Ho sentito parlare molto di questo tema, ma non sono molto d'accordo. Non è un controsenso parlare di competizione e al contempo di inclusione? Del resto la competizione è molto motivante per gli studenti!<br />
<br />
Il workshop è stato molto interessante! La discussione prosegue su Facebook: www.facebook.com/labhoc<br />
<br />Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-9806798676608932522012-06-06T13:40:00.000+01:002012-06-06T13:40:52.771+01:00Workshop PoliCultura e inclusione /3<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipZZ8Cauw6X4GHSn1PONR_-tneIreFR_5yJUndUSDHX83AdP_9Bj08AlX09CqA7kBaGOuCDcgbI6Z8xxjjmFgwwXyct1Vc5zo6M5ScEaU8O1OeTYEi40i2y6mkvgpu0El39qjbV6shWr8/s1600/2012-06-06+14.30.46.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipZZ8Cauw6X4GHSn1PONR_-tneIreFR_5yJUndUSDHX83AdP_9Bj08AlX09CqA7kBaGOuCDcgbI6Z8xxjjmFgwwXyct1Vc5zo6M5ScEaU8O1OeTYEi40i2y6mkvgpu0El39qjbV6shWr8/s320/2012-06-06+14.30.46.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
Di Blas: cambiamo radicalmente argomento. Perché molte classi non riescono a concludere il lavoro? Quali sono i fattori che portano a non arrivare alla fine?<br />
<br />
Docente: io quando è arrivato il materiale mi sono un po' spaventata. Molte colleghe non ce l'hanno fatta perché si sono scoraggiate a causa della mole di lavoro vs gli obblighi curriculari. Per contro, arrivar ella fine è una enorme soddisfazione, farcela ad arrivare in fondo è stupendo!<br />
<br />
Di Blas: chi ha lavorato in ore extracurriculari? Alzata di mano: circa 40%<br />
<br />
Paolini: se si quantificano le ore di lavoro per realizzare PoliCultura, quanto viene? Risposta: in media 40-50 ore più o meno per tutti, alcuni docenti di più.<br />
Paolini: quanti di voi hanno inserito PoliCultura nelle attività curriculari? Risposta: circa il 90%.<br />
Docente: PoliCultura ha avuto un side-effect molto interessante, nel senso che i ragazzi sono migliorati anche nelle discipline curriculari perché si sono appassionati all'attività e questo ha garantito un effetto volano.<br />
<br />
Docente: io credo che il passaparola sia fondamentale per diffondere esperienze come questa. Sicuramente nella mia scuola, molte altre classi vorranno partecipare!<br />
Paolini: noi abbiamo il timore che esempi di alta qualità possano scoraggiare altri, perché più un lavoro è di qualità più rischia di spaventare i docenti.<br />
<br />
Docente: secondo me dipende molto anche dalla realtà in cui si opera, dal livello di partenza degli studenti.<br />
<br />Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-21639005945414380072012-06-06T13:20:00.001+01:002012-06-06T13:20:14.827+01:00Workshop PoliCultura e inclusione /2Paolini: il tema inclusione è un tema difficile. Ma ciononostante è molto importante parlarne. <div>
Bisogna avere il coraggio di farlo!</div>
<div>
Docente: spesso navighiamo a vista, perché abbiamo situazioni in classe molto molto variegate e non sempre si riesce a programmare le cose da fare. Siamo costretti a volte ad avanzare per trials and errors, la didattica è sperimentale e spesso è difficile trovare qualcuno che riesca ad aiutarci a capire cosa stiamo sbagliando. </div>
<div>
Paolini: verissimo, spesso le parole (anche la parola inclusione!) non vengono spiegate. E allora cosa vuol dire essere inclusivi? Cosa vuol dire per un insegnante garantire il successo formativo di altri? </div>
<div>
Docente: ma è davvero attuabile l'inclusione a scuola? L'esame di maturità prevede che si concluda la scuola con determinate competenze. Ma se io sono inclusivo al massimo, non li porto preparati alla maturità!</div>
<div>
Paolini: il problema è talmente complicato che noi per ora riusciamo più ad instillarvi dei dubbi che ad offrirvi delle risposte. </div>
<div>
Di Blas: siccome il tempo è sempre tiranno, vi manderemo alcune di queste domande via mail, e ci piacerebbe se ci rispondeste in maniera estesa. </div>
<div>
<br /></div>Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-49259879545531506882012-06-06T13:04:00.001+01:002012-06-06T13:04:39.156+01:00Workshop PoliCultura e inclusione /1Paolini propone un miniquestionario da fare in diretta, con le risposte per alzata di mano. Cerchiamo di capire quale fosse l'orientamento con cui i docenti hanno affrontato il lavoro di PoliCultura, rispetto ai temi dell'inclusione.<br />
Cerchiamo di capire assieme se lavorando per PoliCultura con i propri allievi i docenti hanno posto particolare cura a temi inclusivi. Cerchiamo anche di capire che tipo di approccio si è tenuto nel lavoro di gruppo.<br />
<br />
Paolini: PoliCultura corre un certo rischio, ovvero che se io cerco di ottimizzare il lavoro secondo le abilità e le passioni pregresse degli studenti, seguendo i loro talenti naturali, ottengo un buon risultato ma rischio di "congelare" la situazione. Se uno studente è bravo a scrivere e io lo faccio scrivere, non rischio che si specializzi troppo e non migliori sui propri punti deboli? Un docente fa notare come la strategia che si segue sia dipendente anche dal proprio scopo: se si partecipa a un concorso si cerca di ottenere il massimo risultato possibile.<br />
Un'altra docente afferma che nella sua classe hanno scelto di lavorare moltissimo con la peer review, sia all'interno dei gruppi sia con tutta la classe. Questo ha comportato un mix tra le due strategie.<br />
Una docente fa notare come nei casi di disabilità sia necessario specificare obiettivi diversificati.<br />
<br />
Paolini: molti insegnanti ci dicono che PoliCultura aiuta ad integrare studenti che si trovavano un po' ai margini della classe e chiede ai docenti di aiutarci a capire quali possano essere i fattori chiave: il concorso? la ridefinizione dei ruoli? la responsabilizzazione degli studenti? le attività innovative? la magia del prodotto finale? la visibilità del prodotto finale? Noi sospettiamo che siano un po' tutte, ma nei singoli casi specifici quali sono stati gli elementi chiave?Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-69631664062989092492012-06-06T12:40:00.000+01:002012-06-06T12:40:13.477+01:00Il workshop comincia!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwLaAeHJoaqCNg1Ek6SkC0ayeIaUQ6Knr5-XbheZsXVh3wE_wnM02obI5XV236gKbz-2REx_WSVIp0cOpOgqM-PaWgeokVtRg0gXVtF9gl1UPVqTqLh3oesF9DYtPmnqMKYTnHT1YRDxg/s1600/2012-06-06+13.37.02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwLaAeHJoaqCNg1Ek6SkC0ayeIaUQ6Knr5-XbheZsXVh3wE_wnM02obI5XV236gKbz-2REx_WSVIp0cOpOgqM-PaWgeokVtRg0gXVtF9gl1UPVqTqLh3oesF9DYtPmnqMKYTnHT1YRDxg/s320/2012-06-06+13.37.02.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Inizia ora il workshop: Paolini introduce i temi della giornata. Ci occuperemo di :<br />
<br />
1. Tutti gli studenti che hanno lavorato a PoliCultura hanno imparato? Il lavoro è stato inclusivo?<br />
2. L'esperienza PoliCultura è laboriosa, metà non arriva alla fine. Come mai? Quali sono le difficoltà che si possono incontrare? Come migliorare?<br />
3. Perché questo workshop?<br />
<br />
<br />Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-27370814227852775372012-06-06T12:00:00.004+01:002012-06-06T12:02:50.428+01:00Workshop: PoliCultura e inclusione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpWTj3Xd0LegekwEfz0kssQTJNLPlRb55OPRzz2ViTWcl2F15HrTf1-IoiyOoSa2p5wPOdhJuZtwaAO90JG5Adub9v4v8ydZ3m3yOJx_WfCC2Z3CdoL9onL-vghhmmMdVz6qIiNYx1WoU/s1600/Schermata+06-2456085+alle+13.02.18.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpWTj3Xd0LegekwEfz0kssQTJNLPlRb55OPRzz2ViTWcl2F15HrTf1-IoiyOoSa2p5wPOdhJuZtwaAO90JG5Adub9v4v8ydZ3m3yOJx_WfCC2Z3CdoL9onL-vghhmmMdVz6qIiNYx1WoU/s1600/Schermata+06-2456085+alle+13.02.18.png" /></a></div>
<br />
Tra pochi minuti inizierà, presso l'Aula Magna del Politecnico di Milano il workshop del titolo PoliCultura e inclusione. Discuteremo con il professor Paolini, la professoressa Di Blas, e con i docenti finalisti del concorso PoliCultura di come questa particolare attività possa essere d'aiuto all'inclusione. Vi terremo aggiornati da queste pagine sulla discussione. A tra poco!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-35726390609935885702012-05-17T17:35:00.001+01:002012-05-17T17:35:46.697+01:00Continuiamo a discutere di didattica inclusiva.<br />
Sulla pagina Facebook del Laboratorio HOC (<a href="http://www.facebook.com/labhoc">http://www.facebook.com/labhoc</a>) abbiamo letto le esperienze di Carmen Valentino, Anna Tanimi e Narcisa Busi, adesso vogliamo conoscere anche altre opinioni:<br />
- se siete insegnanti, avete mai sperimentato la didattica inclusiva?<br />
- se si, credete di aver raggiunto gli obiettivi attesi? quali erano questi obiettivi?<br />
- se no, perché? credete sia inutile?<br />
<br />
Ci piacerebbe conoscere il maggior numero possibile di esperienze proseguendo la discussione sul blog o su Facebook.<br />
<br />Staff DOLhttp://www.blogger.com/profile/03208042225691177985noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-5920282917448652562012-04-23T17:34:00.001+01:002012-04-23T17:34:39.000+01:00Didattica inclusiva: mito o realtà?<br />
“Inclusione” è una parola buonista. Tutti fanno (vorrebbero fare) didattica inclusiva (e collaborativa, costruttivista, …). Noi, però, vorremmo porre a tutti gli insegnanti due riflessioni:<br />
A.<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Sappiamo veramente quali sono gli obiettivi dell’inclusione? Li condividiamo tutti?<br />
B.<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Sappiamo veramente dire se un’attività didattica è inclusiva? E se si, in che senso?<br />
<br />
Domanda A:<br />
Alcune tra le possibili risposte:<br />
1)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti partecipino attivamente alle stesse attività<br />
2)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti siano soddisfatti<br />
3)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti raggiungano le stesse competenze<br />
4)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti abbiano un ragionevole incremento di competenze<br />
5)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti sviluppino un atteggiamento e motivazioni opportune<br />
6)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Fare in modo che tutti gli studenti migliorino atteggiamento e motivazioni <br />
7)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>………<br />
<br />
Le cose sono meno ovvie di quanto sembri a prima vista, perché vari fattori influenzano gli obiettivi dell’inclusione.<br />
<br />
Domanda B<br />
Alcune tra le possibili risposte (in funzione della risposta alla domanda A)<br />
a)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>sì: per la maggior parte degli allievi<br />
b)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>sì: per gli allievi in difficoltà<br />
c)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>sì: per gli allievi più bravi<br />
d)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>no, dipende dalla situazione<br />
<br />
collegati a questo tema ci sono:<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>il lavoro di gruppo: a quali condizioni può risultare inclusivo?<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>le TIC: possono aiutare? In che modo e in quali situazioni?<br />
<br />
<br />
Ci piacerebbe avere la vostra opinione, come insegnanti, educatori, genitori o semplici appassionati di didattica e nuove tecnologie.<br />
<br />
<br />
Paolo Paolini<br />
<br />
Coordinatore del DOL- Diploma Online del Politecnico di Milano (<a href="http://www.dol.polimi.it/">www.dol.polimi.it</a>)<br />
Coordinatore di L4ALL – Tutti possono imparare (<a href="http://www.learningforall.it/">www.learningforall.it</a>)<br />
<div>
<br /></div>Staff DOLhttp://www.blogger.com/profile/03208042225691177985noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-24319672915336216712012-04-23T16:51:00.000+01:002012-10-06T11:56:56.540+01:0020 aprile 2012: consegna diplomi DOL<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheb7-DOkQJQCqAp2CgC0TOZwD5U4C09KAhzG3IDCmu0RoVSny7fLjYiIq1m17863bIo-mLWmLvg1ygaMQztASEvtsfgOo6ZYDJndQhr7LXOkMFBezt0OopExSttCYJIxHQRHYu9-Flq3c/s1600/dol_immagine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheb7-DOkQJQCqAp2CgC0TOZwD5U4C09KAhzG3IDCmu0RoVSny7fLjYiIq1m17863bIo-mLWmLvg1ygaMQztASEvtsfgOo6ZYDJndQhr7LXOkMFBezt0OopExSttCYJIxHQRHYu9-Flq3c/s400/dol_immagine.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3">La giornata di studio <i>Approfondire i temi della scuola </i>dedicata
a tutti i diplomati e i tutor DOL del biennio 2009/2011 si è tenuta
venerdì 20 aprile 2012 nell'aula Rogers del Politecnico di Milano. La
giornata si è aperta con il workshop L4ALL <i>Didattica inclusiva: mito o realtà?: </i>un
questionario erogato sul momento ha dato vita ad un interessante
scambio di opinioni a partire dalle esperienze professionali dei docenti
intervenuti. Nel pomeriggio, il dibattito è stato aperto dal saluto del
<b>Prof. Giovanni Azzone</b>, Rettore del Politecnico di Milano e da un intervento del <b> Prof. Maurizio Piscitelli</b>, Dirigente dell'Ufficio Formazione personale docenti e accreditamento enti del MIUR. Successivamente il <b>Prof. Evan Glazer, </b>dirigente
della Thomas Jefferson High School for Science and Technology,
Virginia (U.S.A.) ha introdotto alla filosofia di apprendimento della
sua scuola raccontando in che modo i programmi vengono progettati per
supportare la trasmissione delle competenze e dei valori fondamentali
agli studenti. A seguire, diverse domande dal pubblico hanno dato avvio
ad un'interessante discussione. Il <b>Prof. Paolo Paolini</b> ha brevemente presentato le iniziative dedicate dal laboratorio HOC del Politecnico di Milano alla scuola italiana. <br />
Al termine della giornata si sono svolte la premiazione del concorso video<i> MovieDOL - Un corto per il corso! e </i> la cerimonia di consegna dei diplomi agli <b>insegnanti</b> che hanno conseguito il Diploma On Line nel biennio 2009/2011 e ai <b>tutor</b>, in presenza del <b>Prof. Roberto Negrini</b>, Preside della Scuola di Ingegneria dell'Informazione.
<br /><br /><a href="https://picasaweb.google.com/101266763311270200126/20Aprile2012SeminarioPoliresearchApprofondireITemiDellaScuola?authuser=0&authkey=Gv1sRgCK6eq9z5_u7Pdg&feat=directlink" target="_blank">Accedi alla galleria fotografica</a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3"><a href="http://poliscuola.it/documenti/materiali_20aprile_2012.zip" target="_blank">Scarica i materiali della giornata</a> (20 Mb, ZIP)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3">In occasione della giornata di consegna dei diplomi, sono stati premiati i vincitori di <b>Movie DOL: un corto per il corso</b>, un concorso dedicato ai corsisti che vogliono raccontare in un video la loro esperienza al DOL. Ecco i vincitori:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="style3"><br /></span></div>
<div align="center">
<iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/jnzQuHw1w44" width="420"></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="style3"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="style3"><br /></span></div>
Staff DOLhttp://www.blogger.com/profile/03208042225691177985noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-42929218736969678732011-06-08T14:06:00.000+01:002011-06-08T14:06:13.653+01:00Workshop/9Paolini: argomento più complesso. Voi potreste scoraggiare altri insegnanti: il vostro lavoro è talmente buono che potrebbe disincentivare insegnanti meno bravi. Come li possiamo attirare? Spostando l'attenzione non sul lavoro ma sul processo, con un premio per il lavoro migliore sotto il profilo del processo didattico. Questo però non è desumibile dal prodotto! Come facciamo? Dobbiamo chiedere di raccontarcelo. Pensate ai vostri colleghi più pigri o paurosi: potrebbe funzionare?<br />
<br />
Molinari, primaria: lavorare a distanza potrebbe essere un'ottima idea, perché le classi dei bravi potrebbero "adottare" un altro docente che ha voglia di lavorare ma non si sente di andare alla fine.<br />
Idea: il tutor che affianca l'insegnante che non si sente di fare da solo!<br />
<br />
Pulcini: il grosso problema della scuola è documentare i processi, non fare il lavoro!<br />
<br />
Pasqualin: la diffusione delle buone pratiche è sempre difficilissima a scuola, la comunicazione anche interna è difficile. Dobbiamo (soprattutto noi dirigenti) essere motivati a convincere i nostri docenti a lavorare!<br />
<br />
Paolini: ora dobbiamo chiudere, ma mi piacerebbe che la discussione proseguisse sul blog di PoliScuola, via mail, insomma usando le tecnologie. La vostra opinione per noi è davvero importante, dobbiamo proseguire questo tavolo interessantissimo anche dopo questa giornata!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-60472375041575813882011-06-08T13:52:00.000+01:002011-06-08T13:52:05.962+01:00Workshop/8Paolini: noi stiamo realizzando il portale delle narrazioni: vi racconto alcune idee e poi voglio sapere le vostre impressioni.<br />
Noi metteremo il titolo e un abstract che in 5 righe chiarisce di cosa tratta. Un mini-sunto. Lo metteremo in inglese e in italiano (pensiamo a uno scenario mondiale). Abbiamo bisogno di volontari per un lavoro di revisione, ripulitura, riproposizione. Come fare questo lavoro? Noi abbiamo bisogno di 2 persone per livello di scuola che facciano questo lavoro. Vi scriveremo per chiedere la vostra collaborazione.<br />
Inoltre dobbiamo classificare le narrazioni per tipologia (non argomento: tipo di esperienza) e per stile narrativo.<br />
Il portale può essere un grande incentivo alla partecipazione al concorso!<br />
<br />
Il prossimo anno cosa faremo?<br />
Noi vorremmo raddoppiare il numero della classi. Per farlo faremo le short: una compatta a metà, ovvero un lavoro che dura 3-4 settimane. Secondo voi è una buona idea? Aspettiamo le risposte sul blog!<br />
Altra idea sui contenuti: avere oltre al tema generale, degli approcci tematici tra cui uno su agricoltura e alimentazione, per questo abbiamo ospite qui la Coldiretti. Non vogliamo buonismo, vogliamo che ci raccontiate esperienze dirette a casa o a scuola oppure invitare le scuole a visitare le fattorie didattiche vicine.<br />
<br />
Marco Camilli (Coldiretti): sicuramente Coldiretti è in primo piano con le fattorie didattiche per le scuole. Ospitiamo 3000-5000 bambini all'anno in alcune fattorie! Tutti i bambini che vanno alla fattorie poi tornano con le famiglie: è un approccio molto interessante. Io sono presidente del settore agricoltura biologica e questo settore può essere davvero straordinario questo settore per le narrazioni multimediali!<br />
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Pasqualin, dirigente scolastica: questa idea è ottima e si inserisce facilmente nel programma scolastico: non si tratta di inventare nulla, ma di fare reporting con gli strumenti che voi fate!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-7139424358945871902011-06-08T13:39:00.000+01:002011-06-08T13:39:42.062+01:00Workshop/7Antoci, secondaria secondo grado: io non ho incontrato difficoltà, anche perché tecnologicamente i ragazzi sapevano fare tutto. Si sono concentrati sul lato estetico-comunicativo, sulla ricerca delle immagini: questo li ha motivati profondamente!<br />
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Paolini: quanti hanno dato un voto su questa attività? Circa 15%.<br />
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Celon, scuola primaria: gli insegnanti fanno a volte fatica a motivarsi: penso sia una questione generazionale, c'è un sacco di gente che tira ancora un po' indietro, la tecnologia viene visto come un mondo misterioso e non interessante. Esiste ancora una consistente fascia di docenti che tira indietro il sistema!<br />
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Cerquetti: spesso si pensa che un progetto sia fuori dal curriculum, invece va messo all'interno del curriculum! Nel momento in cui tratti un argomento, lo inserisci nel curriculum e poi lo valuti! Per l'inclusione: io ho molti bambini extracomunitari, che magari non parlavano, e invece hanno registrato l'audio e si sono sentit parte della classe: una catena di solidarietà ha portato all'integrazione di questi compagni! Tutti, ma davvero tutti hanno partecipato.Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-62890728585284463672011-06-08T13:31:00.000+01:002011-06-08T13:31:20.413+01:00Workshop/6Ramorino, secondaria secondo grado: noi avevamo obiettivi comportamentali, ma anche contenuti scientifici piuttosto complessi. La libertà di scegliere il proprio argomento preferito è un fattore motivazionale fondamentale: il docente non deve per forza irrigimentare i ragazzi.<br />
Noto però che solo in gruppi piccoli (max 3 persone) i gruppi sono efficaci: ognuno doveva lavorare! Nel nostro caso hanno lavorato tutti, perché dovevano lavorare dall'inizio alla fine. Per noi l'obiettivo era rendere semplici argomenti complessi: rielaborazione che a scuola raramente si fa.<br />
Difficili farli lavorare a casa: alle superiori un lavoro extra, che non è visto come un lavoro col voto è più complesso!<br />
Paolini: alle superiori sono più smaliziati, ci sono altre priorità?<br />
Ramorino: decisamente si<br />
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Paolini: quanti pensano di aver fatto molto lavoro extra? 90%! è un'attività che richiede molto lavoro extra (circa 20 ore extra per il 50%, di più per il 50%). Paolini: chiediamo la vostra disponibilità a farsi intervistare. Le cose di cui stiamo parlando ora non emergono spontaneamente dalle vostre relazioni! Se questi elementi fossero chiari nelle relazioni, aiuteremmo molti insegnanti a lavorare meglio!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-28269644254219484242011-06-08T13:24:00.000+01:002011-06-08T13:24:50.120+01:00Workshop/5<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCd2fWKDlhwn7Ca6Ogy-ADeSLoRzeW6M7BIwkRWPmjUroxuUkbuQWSvhVPxo2aCROZD5tA-zWYzHmQEHF7R4g2IYXmkvWbecUMfvovM2bsgaN094aI3fIQqe8JKsAL-r8-kveR274kyug/s1600/Foto+del+51187981-06-2455721+alle+14%253A13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCd2fWKDlhwn7Ca6Ogy-ADeSLoRzeW6M7BIwkRWPmjUroxuUkbuQWSvhVPxo2aCROZD5tA-zWYzHmQEHF7R4g2IYXmkvWbecUMfvovM2bsgaN094aI3fIQqe8JKsAL-r8-kveR274kyug/s320/Foto+del+51187981-06-2455721+alle+14%253A13.jpg" width="320" /></a></div><br />
Parliamo ancora di inclusione.<br />
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Giuliante, scuola primaria: noi abbiamo lavorato rendendo il laboratorio il fulcro della classe. I ragazzi si gestiscono da soli, con l'insegnante che fa da guida: co-progettiamo con loro le attività, il docente prende appunti e cerca di capire cosa vogliono fare i ragazzi. Siamo partiti dalla domanda: cosa è per voi l'acqua? E poi abbiamo lasciato che i bambini lavorassero. La classe era una prima elementare, quindi non avevano ancora le abilità di base, e essere capaci di auto organizzarsi è notevole!<br />
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Paolini: ma il docente come deve intervenire?<br />
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Pulcini, scuola secondaria primo grado: io ho una classe 2.0, PoliCultura è stato una contenitore molto importante. Parliamo di inclusione: a tutti è stato proposto tutto, ma solo alcuni hanno appreso tutto. E' normale, è giusto, l'importante è che tutti abbiano la possibilità poi a un certo punto bisogna anche stringere e dare delle scadenze.<br />
<br />
Paolini: la scadenza è fondamentale, ma a un certo punto obbliga a tagliare un po' il processo didattico...<br />
Pulcini: è vero solo in parte: il processo didattico non viene tagliato, si sfruttano le abilità nel momento in cui servono, e PoliCultura diviene occasione per approfondire abilità anche informatiche. Abbiamo coinvolto grazie a PoliCultura molti altri docenti, abbiamo approfondito l'argomento, abbiamo lavorato in maniera interdisciplinare, obiettivo sempre incoraggiato, ma difficilissimo da raggiungere!<br />
Torrrebruno: in che senso PoliCultura aiuta la sintesi in senso intensivo ed estensivo?<br />
Pulcini: 1001storia è fatto proprio perfetto per la convergenza!<br />
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Pirozzi: l'interdisciplinarietà prevede tempi e grande accordo anche coi docenti. Questo non è facile! Noi abbiamo cercato di dare a tutti un compito da portare dall'inizio alla fine. Certo, non è stato possibile controllare tutto, abbiamo lasciato un po' di libertà, ma questo è anche un bene!<br />
Emergono i talenti naturali, è vero, ma noi abbiamo anche forzato un po' per rafforzare alcuni elementi!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-65571140826482621752011-06-08T13:12:00.000+01:002011-06-08T13:12:31.459+01:00Workshop/4Paolini: parliamo ora di organizzazione del lavoro. Come avete organizzato il lavoro? Noi sappiamo che ciò che fa la differenza è il processo più che il contenuto.<br />
Passiamo alla parte più scientifica del workshop, ho due domande:<br />
1. nel merito per esempio dell'inclusione. Si dice "tutti hanno partecipato", poi scavando in dettaglio si scopre che non tutti hanno fatto le stesse cose? Cosa significa esattamente tutti hanno lavorato? Su questo tema stiamo lavorando con il progetto learning4all, intervistando gli insegnanti e cerchiamo di capire meglio queste dinamiche.<br />
2. c'è una grande difficoltà nel raccontare ciò che avete fatto: gli insegnanti - voi inclusi - fanno fatica a spiegare (se non nelle interviste) ciò che avete fatto. La domanda è: come si fa a fare un reporting più efficace anche in ottica di riutilizzo dell'esperienza?<br />
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Amabile, scuola primaria. Ci sono state delle difficoltà anche nel gestire la classe. I genitori hanno dato una grossa mano collaborando con noi. Tutti hanno partecipato, si è cercato di recuperare anche a casa coi bambini che potevano dopo la scuola. Anche qui PoliCultura è stato occasione di convergenza straordinaria tra differenti attività.<br />
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Paolini: quanti hanno lavorato in orario extrascolastico? Circa 30%. E quanti hanno già partecipato? 20% circa.Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Milano, Italia45.476762 9.226427400000034145.402143 9.0918604000000336 45.551381 9.3609944000000347tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-49329221389840567952011-06-08T13:04:00.000+01:002011-06-08T13:04:43.759+01:00Workshop/3Pirozzi scuola secondaria di secondo grado. Abbiamo spaziato nel tempo e nello spazio, da Delfi al 2012. Abbiamo conosciuto meglio il nostro territorio attraverso PoliCultura. Rispondo alle domande: il curriculum per noi è un po' rigido, io ho sacrificato il programma di storia, ma sono felice di averlo fatto: volevo cercare di insegnare in maniera più efficace. Ho prospettato ai ragazzi il concorso, ma non era quello l'obiettivo, bensì quello di fare qualcosa di trasversale. Il concorso è stato per i ragazzi un motore motivazionale straordinario.<br />
Abbiamo analizzato vari codici (testi scritti, videogiochi, film...): diversi approcci ad un'unica tematica!<br />
Loro avevano già le abilità tecniche, quindi sono le attitudini (parlare in pubblico, avere rispetto per i compagni) a essere sate sviluppate.<br />
I gruppi si sono auto-organizzati e hanno lavorato tutti e 20.<br />
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Caccaro, scuola primaria: volevo aggiungere che per noi la possibilità di dare agli alunni che sono portatori di DSA o che hanno deficit un mezzo che per loro semplifica la vita a scuola. Non riuscivano magari a fare cose che gli altri fanno facilmente, e attraverso il computer hanno potuto partecipare. Attività di inclusione vera!<br />
Noi siamo partit da un'esperienza pratica, abbiamo girato il paese e poi abbiamo spiegato ai bambini l'importanza di organizzare i contenuti per condividerli. Nuovo modo di fare didattica, che ci ha permesso di includere bambini che altrimenti sarebbero stati esclusi!<br />
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Pompucci, scuola secondaria di secondo grado: io ho lavorato sull'Unità d'Italia con una quarta superiore sperimentazione Brocca. Abbiamo lavorato molto duramente, impiegandoci 2 mesi di tempo, rubando un po' di tempo alle materie. Però per me era importante che i ragazzi capissero e si impossessassero dei concetti. La comunicazione è stata una vera sfida: essere sintetici è difficilissimo, loro fanno molta fatica, ho dovuto farli lavorare duro (e la proroga è stata molto utile in tal senso!). Confermo che il concorso li ha molto motivati.<br />
Qualche gruppo ha lavorato più lentamente e ho dovuto aiutarli o farli aiutare dai pari. Io non correggevo il testo, segnalavo gli errori e chiedevo che fossero loro a effettuare le correzioni, così hanno imparato molto di più!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-29045649912889857712011-06-08T12:51:00.000+01:002011-06-08T12:51:37.564+01:00Workshop/2I numeri di Policultura sono importanti, ma al contempo sono anche pochi: abbiamo il sospetto che il molto lavoro possa scoraggiare gli altri. Quindi mi chiedo: perché ne vale la pena? Chiedo a voi di darci degli spunti!<br />
Benefici: didattici, ambientali, motivazionali, curriculari. Quali sono i più importanti?<br />
Perché pochi di voi parlano di benefici inerenti la qualità della comunicazione? Lo date per scontato?<br />
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La professoressa Cerquetti (scuola primaria) interviene e dice che ne vale la pena. Dice: ho il 50% della classe non italiana. Abbiamo fatto una narrazione sulle madri della patria, una ricerca al femminile. Ne è valsa la pena: venendo a Milano i ragazzi parlavano di Verdi come fosse stato un loro amico, un loro parente! Il contenuto del passato storico serve al presente di questi ragazzi, che riescono attraverso le modalità che hanno usato per fare PoliCultura a vivere il presente!<br />
<br />
Paolini: come mai PoliCultura aiuta il contenuto? Si poteva fare lo stesso senza?<br />
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Cerquetti: No. Non si sarebbe potuto, lo strumento tecnologico, unito alla ricerca ha consentito di impossessarsi più profondamente dei contenuti. Partendo dal CD realizzato abbiamo fatto anche uno spettacolo teatrale: questo approccio integrato è stato fondamentale.<br />
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Paolini: la differenza la fa la tecnologia o il concorso, che da visibilità e stimolo esterno? La spinta qual è?<br />
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Greta Celon, scuola primaria: noi quest'anno avevamo il centenario del circolo didattico e avevamo l'obiettivo di fare degli studi che vedessero approfondimenti. Io coi piccoli avevo bisogno di qualcosa di creativo, per far arrivare il messaggio del cambiamento che ha attraversato 100 anni. Policultura: strumento simpatico ed efficace per mettere insieme più cose, la tecnologia consente la convergenza dei contenuti. Abbiamo unito in questo modo il lavoro a scuola e quello a casa. La narratività inoltre è stata molto efficace. E abbiamo coinvolto le famiglie! La comunicazione è stata molto più facile!<br />
Infine la visibilità per noi è importante: le famiglie anche lontane possono vedere il lavoro dei loro ragazzi!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 20133 Milano, Italia45.477828 9.225531899999964545.476519 9.2240433999999638 45.479137 9.2270203999999652tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-19032930726060207472011-06-08T12:41:00.000+01:002011-06-08T12:41:35.214+01:00Workshop/1Paolini: l'obiettivo di questo workshop è quello di sfruttare una giornata come quella della premiazione PoliCultura, per parlare coi docenti che si sono dimostrati molto bravi.<br />
4 obiettivi:<br />
1- promozionale per il prossimo anno<br />
2- chiedere la vostra collaborazione per il portale generale PoliCultura con tutte le narrazioni raccolte fino ad oggi, a livello internazionale: ci serve la vostra collaborazione!<br />
3- PoliCultura è parte di Learning4all: come la tecnologia è inclusiva?<br />
4- dal punto di vista degli insegnanti, ho una domanda (poco scientifica) ma molto seria: "ma chi ve lo ha fatto fare? ne è valsa la pena? e in che senso ne è valsa la pena??"Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano, Italia45.476762 9.226427400000034114.846324500000001 -50.539197599999966 76.107199500000007 68.992052400000034tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-11189868180412272612011-06-08T12:37:00.000+01:002011-06-08T12:37:33.978+01:00Inizia il workshop!Sta iniziando il workshop, il professor Paolini presenta i presenti: una trentina di docenti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado di 11 regioni diverse, che hanno lavorato con i propri studenti alle narrazioni PoliCultura.<br />
L'obiettivo del workshop è cercare di identificare le strategie più efficaci messe in campo nel realizzare le narrazioni.Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano, Italia45.476762 9.226427400000034114.846324500000001 -50.539197599999966 76.107199500000007 68.992052400000034tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-1238162302122258872011-06-07T22:48:00.001+01:002011-06-08T10:45:18.902+01:00Premiazione nazionale Policultura 2011 e workshopDomani (8 giugno 2011) ci sarà la premiazione nazionale del concorso Policultura del Politecnico di Milano (<a href="http://www.policultura.it/">www.policultura.it</a>). Il concorso è dedicato alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, che sono chiamate a realizzare delle narrazioni multimediali usando il nostro motore 1001storia.<br />
Prima della premiazione, alle ore 13,30 ci sarà un workshop dal titolo <i>Collaborazione, lavoro individuale e inclusione. Come si organizza una classe per realizzare una narrazione multimediale</i>.<br />
<p:colorscheme colors="#ffffff,#000000,#808080,#000000,#bbe0e3,#333399,#009999,#99cc00"><div class="O" style="mso-char-wrap: 1; mso-kinsoku-overflow: 1; mso-margin-left-alt: 216;" v:shape="_x0000_s1026"><span style="font-family: Georgia; font-size: 16pt; mso-ascii-font-family: Georgia; mso-hansi-font-family: Georgia;"> </span></div></p:colorscheme>A seguire, diretta streaming della premiazione (dalle 15 in poi) sul sito <a href="http://www.policultura.it/premiazione">www.policultura.it/premiazione</a><br />
Vi aspettiamo!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-43644406220694803562011-05-17T11:18:00.008+01:002011-05-25T23:11:34.396+01:00Giornata studio13 maggio 2011. Scuola online: Opportunità o minaccia?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjV3QBcH7AdhiHiqe83lgyzGHkKwQs4YTPDVLXfn4uPiYZ5NTUlw553Cl5isurQh_SDG1XysKoRCzSZ40lqE0QVLUiIWLM71WPI4jIMT2fi-XIuu95IRoQ0uFPK4N8-A4E005zQYnIf9w/s1600/IMG_1249.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjV3QBcH7AdhiHiqe83lgyzGHkKwQs4YTPDVLXfn4uPiYZ5NTUlw553Cl5isurQh_SDG1XysKoRCzSZ40lqE0QVLUiIWLM71WPI4jIMT2fi-XIuu95IRoQ0uFPK4N8-A4E005zQYnIf9w/s400/IMG_1249.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5607627890363474370" border="0" /></a><br /><span class="style3">La giornata di studio <span style="font-style: italic;">Scuola online: Opportunità o minaccia? </span>dedicata a tutti i diplomati e i tutor DOL del biennio 2008/2010 si è tenuta venerdì 13 maggio 2011 nell'aula Rogers del Politecnico di Milano. La giornata si è aperta con il saluto del <span style="font-weight: bold;">Prof. Giovanni Azzone</span>, Rettore del Politecnico di Milano e un intervento del <span style="font-weight: bold;">Prof. Maurizio Piscitelli</span>, Dirigente dell'Ufficio Formazione personale docenti e accreditamento enti del MIUR; successivamente il <span style="font-weight: bold;">Prof. Andrew Ross </span>ha illustrato la <span style="font-weight: bold;">Florida Virtual School (U.S.A.)</span>, un’istituzione pubblica statunitense che eroga formazione a distanza a qualsiasi livello scolastico a migliaia di studenti. A seguire, diverse domande dal pubblico hanno dato avvio ad un'interessante discussione. Nel pomeriggio, il <span style="font-weight: bold;">Prof. Paolo Paolini</span> ha coordinato una tavola rotonda sul tema <span style="font-style: italic;">Cosa caratterizza una esperienza didattica? Come si “racconta” una esperienza didattica? Cosa può ispirare il “racconto di una esperienza didattica”?</span>, aiutato dalla Prof.ssa Floriana Falcinelli, dell'Università deli Studi di Perugia e Luca Ferrari, dell'Università degli Studi di Bologna. Numerosi gli interventi dei docenti presenti in sala. Hanno partecipato alla giornata anche alcuni <span style="font-weight: bold;">rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali</span>: Prof. Daniele Barca (USR Emilia-Romagna), Prof. Enrico Lamanna (USR Marche), prof. Enrico Di Paolo (USR Molise), Prof.ssa Laura Scoppetta e Prof. Davide Capperucci (USR Toscana). Il <span style="font-weight: bold;">Prof. Luciano Chiappetta</span>, Direttore Generale per il Personale Scolastico del Dipartimento per l’istruzione del MIUR, ha chiuso le discussioni del pomeriggio.<br />Al termine della giornata si sono svolte la premiazione del concorso video MovieDOL - Un corto per il corso! e la<span style="font-weight: bold;"> cerimonia di consegna dei diplomi </span>agli insegnanti che hanno conseguito il Diploma On Line nel biennio 2008/2009 - 2009/2010 e ai <span style="font-weight: bold;">tutor</span>, in presenza della <span style="font-weight: bold;">Prof.ssa Maria Brovelli</span>, Prorettrice del Polo Territoriale di Como e del <span style="font-weight: bold;">Prof. Roberto Negrini</span>, Preside della Scuola di Ingegneria dell'Informazione.<br /><br /><a href="https://picasaweb.google.com/101121448897326129407/GiornataStudio13Maggio2011ScuolaOnlineOpportunitaOMinaccia?authkey=Gv1sRgCJzzpdLI2Z63Fg&feat=directlink" target="_blank"><b>Accedi alla galleria fotografica dell'evento</b></a><br /><b><a href="http://www.poliscuola.it/evento.htm" target="_blank">Accedi al report dell'evento</a></b><br /></span><div><span class="style3"><br /></span></div><div><span class="style3">Video vincitori del concorso MovieDOL: un corto per il corso</span></div><div><span class="style3"><iframe width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/ZYcfIekfYzI" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></span></div>Staff DOLhttp://www.blogger.com/profile/03208042225691177985noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-66286076861898687362010-06-09T14:01:00.001+01:002010-06-09T14:01:16.688+01:00Fine del workshopTermina il workshop: è stato utilissimo e interessante!<br />
Grazie a tutti!Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-1577619019564044432010-06-09T14:00:00.000+01:002010-06-09T14:00:43.719+01:00Ultimi due argomenti: miglioramento degli strumenti di valutazione e gruppo di lavoro sulla classificazioneNoi abbiamo alcune idee su come far progredire il lavoro, vorremmo confrontarci con voi sul tema anche dell'evoluzione di Policultura.<br />
Possibili evoluzioni: creare booklet, creare ebook, creare versioni per ipod e ipad.<br />
Altro problema: i lavori fatti bene ci lavorano il mercato, perché spaventano i più timorosi. Potremmo fare una versione limitata per chi è più spaventato.<br />
Noi pensiamo di modificare un po' l'interfaccia autore, per smussare alcune difficoltà tecnologiche, per esempio capire a che punto siamo, quanto lavoro manca...<br />
Vorrei chiedervi quali sono le vostre idee in tal senso<br />
<br />
<b>Federico Pastore</b>, scuola primaria di Taipana: io ho una richiesta. Noi lavoriamo con linux e la narrazione sul nostro computer non si legge. Io ci ho messo mano, ma mi piacerebbe se fosse supportato linux. Inoltre vorrei gestire con più precisione la sincronizzazione immagini-audio. Per il resto lo strumento è usabile, semplice, ottimo. Altra idea: per essere multimediale, manca la possibilità di inserire dei link! [Paolini: ci stiamo lavorando già, sicuramente lo aggiungeremo il prossimo anno].<br />
<br />
Paolini: secondo voi se andassimo avanti verso caratteristiche autore più complesse, sareste favorevoli, ve lo imparereste lo stesso? Per alzata di mano: 80% favorevole.<br />
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Di Blas: creazione di un gruppo di lavoro sulla classificazione. Paolini: noi abbiamo due problemi: coinvolgere più partner esterni e sponsor che ci aiutino dal punto di vista economico. Inoltre dobbiamo diffondere l'iniziativa verso altri insegnanti. Dobbiamo "schedare" bene queste narrazioni, classificarle per categorie. Questo richiede: scegliere le categorie, e poi assegnare a ogni narrazione le categorie. Abbiamo provato a farlo con studenti di ingegneria ma non ha funzionato. Abbiamo bisogno di docenti come voi, che hanno maggiore sensibilità didattica. Noi vi daremmo le categorie, voi dovreste "taggarle".<br />
Di Blas: inoltre questo aiuta (come buona pratica) i nuovi insegnanti Policultura. Paolini: se ciascuno guardasse 3-4 narrazioni, e le taggasse, con 100 insegnanti al lavoro potremmo ottenere un ottimo risultato. Questo significa coinvolgervi in una attività di ricerca e di analisi del lavoro degli altri!<br />
Noi potremmo mettervi in contatto col docente che ha fatto la narrazione, e magari fare un abstract di 10 righe che ne danno il succo complessivo, gli elementi qualificanti.Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3861773254329285086.post-55322306017237703832010-06-09T13:44:00.000+01:002010-06-09T13:44:22.085+01:00Secondo argomento: le risposte dei docenti<b>Luigi Fantacci</b>, secondaria di seconda grado di Volterra: l'inclusione serve a far acquisire a tutti i ragazzi alcune competenze metodologiche. E in questo il concorso con le sue tempistiche che vengono imposte, è fondamentale. La gestione del tempo è un aspetto fondamentale! La stesura di un piano editoriale e stare nei tempi è un responsabilizzare (inclusivamente) i ragazzi. Senza il concorso, la scadenza ben precisa ed inderogabile è stata fondamentale<br />
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<b>Caterina Vescovini</b>, dirigente scolastica di Conselve: la motivazione può più del talento. Bisogna valorizzare le competenze già presenti, a volte più ampie di quanto ci si aspetti. Molte volte le competenze sono li latenti e vanno valorizzate assolutamente. Anche i docenti possono essere d'aiuto ai propri colleghi. Il Ministero va coinvolto: la forbice tra scuola reale e la rappresentazione che il Ministero ha della scuola reale è troppo ampia. Dobbiamo confrontarci con loro, altrimenti non li convinceremo mai sui reali problemi della scuola, come la manutenzione degli strumenti e delle persone! Ciò che vale per l'inclusione degli studenti vale anche per i docenti<br />
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<b>Annamaria Cerquetti</b>, scuola primaria di Morrovalle: nel mio istituto solo io, una sola classe ha partecipato a questa iniziativa. C'è ancora una barriera contro le tecnologie. E non si va incontro ai bambini, si contraddice il comportamentismo. Policultura ha agevolato l'uso di una pluralità di linguaggi! Bisogna valorizzare il merito dei docenti, e invece molto spesso il merito viene visto come demerito, come qualcosa che genera confronto (che ai direttori didattici non sempre piace, perché porta noie..."si fermi, non faccia, non fate, stia buona..."). Questo è un rischio tremendo! Una scuola diversa, fatta così coinvolge tutti... tutti tranne gli altri insegnanti, che hanno addirittura cercato di mettermi i bastoni tra le ruote!<br />
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<b>Bibiana Chierchia</b>, scuola secondaria di secondo grado di Campobasso: noi abbiamo usato 1001storia come una costola di una attività che già facciamo in classe. L'inclusione è passata attraverso la condivisione e la personalizzazione del metodo di studio. L'attitudine a studiare abbiamo provato a trasformarla in un valore. Un compagno di terza che sa usare gli mp3 e insegna a uno di quinta a registrare porta grandissimi benefici a tutti! Individualizzazione e condivisione, questo è il taglio che abbiamo dato al nostro lavoro! Il fatto di aver coinvolto tutti gli alunni a noi non ha giovato dal punto di vista del prodotto finale: ovviamente abbiamo scelto di far lavorare tutti a scapito della qualità!<br />
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Paolini: proposta finale. Creeremo una comunità online, magari aperta verso il dibattito internazionale. Noi faremo delle proposte e vorremo aneddoti, episodi, storie che confermano o smentiscono quanto diciamo. Ci piacerebbe progredire in maniera popperiana, cercando falsificazione anziché conferma.Aldo Torrebrunohttp://www.blogger.com/profile/17986447819492463866noreply@blogger.com0